Vacanza in catamarano a Lipari

Lipari in barca a vela: scenari da favola tra pomice e ossidiana

 

La più grande tra le Isole Eolie, Lipari è da sempre il cuore pulsante dell’arcipelago grazie alle condizioni geografiche favorevoli dovute alla grande disponibilità di acqua, minerali, terreno fertile e approdi naturali.

Una vacanza in barca a vela a Lipari vi permetterà di scoprire scenari mozzafiato, passeggiando tra i suoi vicoli millenari oppure immergendovi nelle sue acque dalle infinite sfumature, dal blu profondo al turchese più acceso.

 

Storia di Lipari

La leggenda vuole che la città fu fondata da Liparo in tempi antichissimi. I primi insediamenti dell’isola risalgono addirittura al Paleolitico, epoca in cui Lipari ebbe un notevole sviluppo dovuto all’ossidiana, una pietra vulcanica di consistenza vitrea particolarmente adatta alla creazione di armi e utensili. Il traffico di di questo minerale continuò fiorente fino all’Età del Bronzo, epoca in cui i rapporti commerciali si allargarono nel bacino del Mediterraneo, raggiungendo anche la civiltà Micenea.

Omero nell’Odissea ci racconta del dio Eolo, saggio regnante dell’isola, che aiutò Ulisse nel suo viaggio verso Itaca grazie al dono dell’otre dei venti.

Nel primo millennio a.C. l’isola alternó la dominazione dei Greci, dei Cartaginesi e dei Romani. Con la fine dell’Impero Romano d’Occidente le sorti dell’isola furono travagliate a causa di ripetute eruzioni vulcaniche e dell’invasione araba e bizantina.

Grazie alla dominio Normanno, Lipari conobbe un nuovo periodo di crescita fino a diventare feudo del papato nell’anno Mille. Il periodo di pace durò fino al 30 giugno 1544, il tragico giorno in cui il pirata turco Barbarossa conquistò la città e uccise e rese schiavi i suoi 10000 abitanti. Immediatamente Carlo V di Spagna ricostruì il castello e la cinta muraria con la sua attuale forma. Le sorti di Lipari passarono poi in mano al Regno delle Due Sicilie fino all’annessione al Regno d’Italia.

 

Porto di Lipari

Lipari Porto

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Cosa vedere

Il centro abitato di Lipari è il più grande di tutte le Isole Eolie e merita assolutamente una visita, merito dei bellissimi viali pedonali ricchi di boutique e ristorantini, e di un’intricata rete di vicoletti.

Imperdibile è una visita al Castello, la cui cinta muraria protegge il Museo Archeologico, e la bellissima Cattedrale di San Bartolomeo in cima alla ripida scalinata.

Il santo venne martirizzato in terra d’Asia, e i pagani ne rinchiusero le spoglie dentro un sarcofago in piombo che gettarono nel Mediterraneo. Leggenda vuole che il feretro non si inabissò e giunse intatto fino alle sponde di Lipari dove venne recuperato grazie al sogno premonitore del vescovo Agatone. Da allora il santo divenne il patrono delle Isole Eolie e gli vennero attribuiti numerosi miracoli. Viene celebrato ogni estate il 24 agosto con una caratteristica processione e bellissimi fuochi d’artificio.

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Dove mangiare

Il nostro ristorante preferito di tutto l’arcipelago è E Pulera (tel. +39 090 981 1158), che offre un menù curato in ogni dettaglio in un giardino all’ombra un piacevolissimo pergolato.

Se volete gustare la pizza migliore dell’isola un’ottima proposta è Kasbah Soul Kitchen (tel. +39 090 981 1075) dove ogni ingrediente è scelto con la massima attenzione, a partire dall’impasto e dalla passata di pomodoro.

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Dove ormeggiare

Molto affascinante è il porticciolo dei pescatori diviso in due sezioni, Marina Corta e Marina Lunga, su cui sorge la chiesa seicentesca di San Giuseppe.  Lo spazio è molto ristretto e interamente occupato dalle barche locali, non è quindi utile per ormeggiare la barca a vela.

A nord del castello, vicinissimi al centro, si trovano dei pontili galleggianti gestiti da La Buona Fonda (tel. 090 9822342, VHF 13), Porto Salvo (tel. 090 9822161, VHF 6), Yacht Harbour Lipari (tel. 090 9813152, VHF 72), ciascuno con una cinquantina di posti barca. Attenzione al notevole traffico che potrebbe causare risacca.

Poco più a nord ci sono due distributori di gasolio e infine il Porto Pignataro, (tel. +39 0909880354, VHF 74) un po’ più distante dal centro ma ridossato da tutti i venti grazie alla diga foranea.

In alternativa in giornate particolarmente calme è possibile ancorare la barca a vela sotto il castello, con profondità intorno ai 20 metri, oppure poco più a sud nel Porto Delle Genti, una piccola baia vicinissima al paese con profondità ridotte a 10/12 metri.

Lipari in barca a vela

La più grande tra le Isole Eolie, Lipari è da sempre il cuore pulsante dell’arcipelago grazie alle condizioni geografiche favorevoli dovute alla grande disponibilità di acqua, minerali, terreno fertile e approdi naturali.

Una vacanza in barca a vela a Lipari vi permetterà di scoprire scenari di rara bellezza passeggiando tra i suoi millenari vicoli, oppure immergendovi nelle sue acque dalle infinite sfumature, dal blu profondo al turchese più acceso.

Le migliori spiagge di Lipari

Vediamo quali sono i migliori ancoraggi per la barca a vela, in senso orario a partire dal paese.

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La forbice

Una bellissima baia dall’acqua color smeraldo poco a sud del centro abitato. L’ancoraggio, protetto dal terzo e quarto quadrante, è precario per via delle dimensioni ridotte e del fondale roccioso, ma vale assolutamente la pena di fermarsi per un tuffo.

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I faraglioni

Tra le bocche di vulcano spiccano i due ripidi faraglioni di Pietralunga e Pietra Menalda, uno dei panorami imperdibili della nostra vacanza in barca a vela a Lipari.

L’ancoraggio classico è di fronte alla spiaggia nera della Sponda di Vinci in circa 8 metri. Se si gira il capo a ponente, dietro Le Formiche c’è un bellissimo ridosso dall’acqua turchese, molto meno frequentato.

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Valle Muria

Una lunga spiaggia di ciottoli che si può raggiungere solo con un sentiero con uno scenario suggestivo e selvaggio. Si può ancorare la barca a vela in 5/10 metri su sabbia sia a sud che a nord della baia, ridossati da primo e secondo quadrante.

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Punta Cugno Lungo

Tutta la costa ovest di Lipari è difficilmente praticabile, a causa di fondali a picco e scogli non segnalati. Vi segnaliamo la baia a sud della Punta del Cugno Lungo, con fondali di 10 metri in un luogo incontaminato, sicuramente lontano dalla massa di turisti.

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Acquacalda

Un bel paesino poco battuto dal turismo nella parte nord dell’isola. Si può ancorare di fronte alla spiaggia su fondo sabbioso di 10 metri.

Poche centinaia di metri più a est si può ancorare la barca a vela vicino allo Scoglio dei Monaci, luogo perfetto per una sosta balneare.

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Cave di Pomice

Un itinerario in barca a vela a Lipari non può dirsi completo senza una visita a questo scenario, tra i più stupefacenti dell’isola. Arroccato su Capo Rosso sorge un complesso di edifici che servivano per l’estrazione è la lavorazione della pomice. L’industria è abbandonata fin dagli anni ‘80 e offre uno sfondo unico al mondo, in aperto contrasto con l’acqua trasparente dell’enorme baia circostante.

I punti per ancorare sono tantissimi, dal molo diroccato di Porticello a nord, fino alla Spiaggia della Papesca a sud. I fondali sono bassi e sabbiosi, un ottimo ridosso da maestrale e ponente.

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Canneto

Procedendo verso sud la sabbia comincia gradualmente a tornare nera. Prima del promontorio si trova la frazione di Canneto con un grazioso lungomare, ottimo per lunghe passeggiate gustando una fresca granita. Si può ancorare la barca a vela su sabbia a profondità di 8/10 metri nella parte meridionale del paese, ben ridossati da venti di ponente e da mezzogiorno.

Cave di pomice in barca

Una visita a questa splendida isola è imprescindibile, come tappa della nostra vacanza alle Isole Eolie in Catamarano.

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